Quali sono i vantaggi dell’economia circolare?

economia circolare

Quali sono i vantaggi dell’economia circolare?

Quali sono i vantaggi dell’economia circolare?

Quali sono i vantaggi dell’economia circolare, e perché dovremmo preferirla al modello economico lineare dominante? 

La prima idea di economia circolare risale alla fine degli anni ‘70, quando si è iniziato a parlare di sviluppo sostenibile. Da allora si sono sviluppate diverse scuole di pensiero, che hanno prodotto diverse definizioni. Tra queste, la più condivisa è quella della Ellen MacArthur Foundation, secondo cui quella circolare è “un’economia pensata per potersi rigenerare da sola”.

L’economia circolare, in pratica, è un modello di produzione e consumo che punta a ridurre al minimo i rifiuti, estendendo il più possibile il ciclo di vita dei prodotti, secondo il cosiddetto principio delle 3 R:

  • Reduce (ridurre)
  • Reuse (riusare)
  • Recycle (riciclare).

I vantaggi dell’economia circolare, rispetto al modello economico lineare fin qui dominante, sono molti, e hanno importanti ricadute in ambito economico, ambientale e sociale.

Risparmio economico

Dal punto di vista economico, uno dei principali vantaggi dell’economia circolare è proprio il risparmio: le cosiddette materie prime seconde (ovvero gli scarti di produzione o di materie derivanti da riciclo, immessi di nuovo nel sistema economico come nuove materie prime) hanno infatti un costo sensibilmente inferiore rispetto alle materie prime vergini, oltretutto sempre più scarse. 

Adottare i processi produttivi tipici dell’economia circolare, inoltre, permetterebbe di creare beni molto più duraturi, pensati per essere riutilizzati, riparati, ricondizionati e riciclati il più a lungo possibile: secondo il Parlamento europeo, misure come la prevenzione dei rifiuti, l’ecodesign e il riutilizzo dei materiali, consentirebbero alle imprese europee di ottenere ogni anno un risparmio netto di 600 miliardi di euro.

Sostenibilità

Anche dal punto di vista della sostenibilità, i vantaggi offerti dall’economia circolare sono molti e importanti, e ne interessano tutte e tre le dimensioni:

  • ambientale;
  • economica;
  • sociale.

Dal punto di vista della sostenibilità ambientale, i vantaggi dell’economia circolare si concretizzano prima di tutto in una riduzione significativa delle emissioni causate dalla produzione dei materiali che utilizziamo ogni giorno.
Il passaggio all’economia circolare aiuterebbe anche a ridurre l’inquinamento da plastica. Quest’ultima, secondo l’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), a livello mondiale viene riciclata attualmente solo per il 15%.

Per quanto riguarda la sostenibilità economica, i vantaggi dell’economia circolare vedono sia un risparmio relativo ai costi delle materie prime e dei danni provocati da inquinamento ed emissioni, sia la possibilità di creare nuovi posti di lavoro.

A livello sociale, il modello economico circolare promette di garantire a sempre più persone e comunità l’accesso alle risorse, sicurezza, salute, istruzione, democrazia, partecipazione e giustizia.

Contrasto inquinamento atmosferico

La transizione verso un’economia circolare, come già visto, comporta una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e una riduzione dell’inquinamento atmosferico

Attualmente, la produzione dei materiali che consumiamo ogni giorno è responsabile del 45% delle emissioni di ossido di carbonio, uno dei gas maggiormente responsabili dell’effetto serra e del riscaldamento globale. 

Il contrasto all’inquinamento atmosferico ha ricadute positive importanti anche sul fronte della salute umana: non va dimenticato, infatti, che esso causa ogni anno, direttamente o indirettamente, circa 7 milioni di vittime in tutto il mondo.

RIdurre l’inquinamento atmosferico comporta anche notevoli vantaggi economici: ad oggi, infatti, le perdite di produttività e la degradazione della qualità della vita causate dall’inquinamento costano all’economia mondiale circa 50 miliardi di miliardi di euro all’anno.

Risparmio risorse ambientali

Anche il risparmio delle risorse ambientali rientra tra i principali vantaggi dell’economia circolare, grazie soprattutto alla produzione di materie prime seconde attraverso il riciclo. 

Il minore spreco delle risorse naturali interessa in particolare le materie fossili, ampiamente impiegate nella produzione industriale, la  cui disponibilità è sempre più prossima all’esaurimento.

Il riciclo e il riutilizzo dei materiali di scarto comporta anche un vantaggio di natura sociale: gli scarti di produzione di un determinato settore possono diventare materia produttiva per un altro settore, e questo processo circolare stimola la collaborazione tra aziende e comparti produttivi.

Creazione nuovi posti di lavoro

La creazione di nuovi posti di lavoro è uno dei maggiori vantaggi dell’economia circolare.

Secondo il rapporto OCSE del 2020, nell’Unione Europea l’occupazione collegata all’economia circolare è cresciuta del 5% nel periodo 2012-2018, raggiungendo circa 4 milioni di lavoratori. In Italia, secondo gli ultimi dati, se ne contano poco più di 500.000, con un tasso di occupazione del 2,06% superiore alla media dei Paesi Europei.

I settori che fanno un forte uso di materie prime, però, rischiano di essere penalizzati dal modello economico circolare (per es. settore edile, alimentare, lavorazione dei metalli, elettricità, ecc.). In questi ambiti, sarà sempre più necessario formare lavoratori con nuove competenze legate a tecnologie digitali, transizione ed efficienza energetica, robotica e analisi dei dati.

L’International Labour Organization ha previsto la creazione globale di 18 milioni di posti di lavoro “green” al 2030, risultato di circa 24 milioni di nuovi posti di lavoro e circa 6 milioni persi.
Questi ultimi potrebbero essere recuperati proprio da un contesto di economia circolare, valorizzando attività come il riuso, la riparazione, il riciclo dei beni: si stima infatti che, così facendo, l’occupazione mondiale crescerebbe di circa 6 milioni di unità.